Erano gli anni del riflusso per i movimenti degli anni settanta ma iniziava anche la riflessione su quanto era avvenuto: nascevano nuove riviste per documentare e fermare in scrittura esperienze e sguardi sui saperi, il pensiero femminile cercava spazi anche nelle università. Nell'ateneo leccese si era costituito il gruppo ''Memorie''.
L'idea base della proposta per una Casa delle Donne a Lecce era quella di mantenere aperto un luogo di confronto e di organizzazione nella città che fosse anche una sede politica ma comprendesse la quotidianità dello stare insieme, il condividere letture e interessi. Il gruppo promotore inviò inviti personalizzati, creando acrostici con il nome di ciascuna (alcuni riportati qui) a tutte coloro che negli anni precedenti avevano partecipato, come singole o nei gruppi. Una proposta unitaria che si realizzò e durò poco più di due anni coinvolgendo anche, in tante, le giovanissime: incontri, gruppi tematici e di lettura, manifestazioni, mostre, un laboratorio fotografico intorno a Caterina Gerandi, che ha poi preoseguito un suo percorso affermato, feste.
La sede era bellissima, in un antico palazzo baronale in Via Palmieri, nel centro storico:spese di affitto e gestione erano autofinanziate. Molte di noi lavoravano già e Patrizia Masciullo, tesoriera, ritirava le quote, non obbligatorie.
Filmato contenuto e condiviso da ''Le storie che so di lei''
Dopo l'approvazione della legge sulle autonomie locali, che consentiva ai comuni di finanziare associazionismo e luoghi di incontro e cultura, si discusse sulla opportunità di richiedere dei finanziamenti al Comune di Lecce. Su questo le opinioni si confrontarono, si divaricarono e alla fine prevalse il SI. In uno storico Consiglio Comunale arrivo' prevedibile il NO istituzionale, sostenuto, tra gli altri, in un memorabile seduta del Consiglio Comunale, da Adriana Poli Bortone con ardore e puntiglio, in contrasto alla voce di Elisabetta Donini.
In seguito le premesse ''poetiche'' che ci avevano riunite non bastarono, la sede chiuse e Lecce non ebbe la sua Casa delle Donne. Iniziò l'epoca della diaspora personale o prettamente geografica.
Documentazione anni '80
Gli inviti personalizzati a cura del gruppo promotore
![]() |
Fermarsi
Eppure Ripensarsi Narrarci Assonnate Notti Dolcemente Afferrate Ri ……..Emoticon wink |
Mare
Aperto Rompe Indugi Sabbiosi. Aggiungendo Esistenze
|
![]() |
![]() |
Già Parole
Assoggettate Liberate Moltiplicheremo Ancora
|
8 marzo 1981
Casa delle Donne - interno- foto Caterina Gerardi
8 marzo - il corteo - Foto Archivio generAzioni
Volantino: mobilitazione sulla violenza sessuale - Grafica Gabriella Apruzzi
Una delegazione di donne della Casa partecipò anche alla ''storica'' manifestazione nazionale per la presentazione delle firme contro la violenza sessuale
ed a quella contro l'emendamento Casini
che puntava a cancellare dalla nuova legge in discussione il reato inteso contro la persona, i
scritto nel codice Rocco ed ereditato da quello Penale in vigore all'epoca,
come reato conro la morale.
Casa delle Donne - interno- foto Caterina Gerard
Ci sta riprovando dal 2009, con un nuovo schieramento di gruppi ed associazioni federate, la L.F.D. Libera Federazione Donne. Dopo una parentesi terminata nel 2010 la Casa delle Donne continua ad organizzare incontri ed iniziative ma non ha una sede. Potete seguire gli aggiornamenti qui: http://casadelledonnedilecce.blogspot.it/