interfaccia di memoria condivisa e donne in libera azione
Questo spazio nasce dall'ncontro
di gruppo di donne, negli anni '70 attive nel MAD, Movimento Autonomo delle Donne e nel Movimento Femminista a Lecce e nel Salento (Trepuzzi, Alezio, Monteroni e Casarrano, per esempio) reincontratosi per condividere, ricostruire e documentare la memoria di quei giorni; è uno spazio aperto a chi conserva del materiale o ha una storia, una libera_A_zione di donne, da raccotare, in particolare alle piccole realtà come la nostra! la memoria. Ricordi, riflessioni e documenti di un periodo di lotte e progetti di vita: alcune di noi sono oggi in contatto ma lontane geograficamente, altre hanno stabilito relazioni significativa di amicizia, interessi o lavoro tra loro.
Stiamo raccogliendo materiali diversi che ciascuna custodiva. Particolarmente importante è stato il ritrovamento di un filmato relativo all'8 marzo 1978 che ci ha restituito intatte voci, facce e determinazione.
LA DOMANDA: Che farne?
Vogliamo condividerlo! Un contributo, piccolo, a una grande storia del '900. Piccolo come può esserlo una piccola città del Sud e come noi, che eravamo poco più che bambine, molte ancora alle superiori, qualcuna all'Università o inserita nel lavoro, con gli anni che bastavano appena per firmare il contratto di affitto di una sede autonofinanziata e separata, per comunicare in Questura data e tappe dei cortei. Ma assicuriamo trattarsi di percorsi significativi, affrontati con rigore e serietà di intenti e comportamenti, rimasti attivi, traccia di orientamento e rivoluzione, nelle nostre vite. Il video sarà on line a marzo.
Vicine a noi le donne di Brindisi, il primo collettivo femminista in Puglia, e quelle di Bari. Con loro abbiamo condiviso viaggi, incontri, pratiche anche interne ad un Coordinamento Regionale.
Chi sa e c'era vi leggerà comunque il riflesso delle vicende nazionali del Movimento, che abbiamo scelto di nominare, soprattutto quelle Romane e Milanesi, che son state nostro riferimento, fisico e di pensiero, in alcuni casi semplicemente grazie a chi, di noi, nelle città ''linea di 'fuoco'' del femminismo Italiano, si trasferiva per lavoro o studio. Contatti resi possibili dai momenti nazionali di incontro, riflessione, lotta di quegli anni: i convegni, i cortei a cui abbiamo partecipato o di cui abbiamo avuto notizia attraverso la stampa, le riviste ... o per teleselezione grazie a qualcuna di buona volontà ...... che ci ha anche ospitate!!! Perche' Iternet non c'era e quando telefonammo in Libreria, a Milano, per richiedere le copie del Sottosopra da diffondere, la voce da quell'altra parte, forse di Renata, disse ''Lecce? Lontano!'' Arrivarono puntualmente i SOTTOSOPRA anche se nessuna ricorda se .... furono mai pagati: con la Libreria delle Donne ci sentiamo, quindi e comunque, in debito.
Memoria ''non archiviabile''
Siamo qui naturalmente anche per chi non c'era, perchè della nostra generazione è figlia, diversa o unita noi dalla contemporaneità delle Azioni di Genere Femminile di questa nuova epoca: facilitare e rendere significative e produttive relazioni e scambi con voi è proprio quello che vogliamo. Le parti di pensiero e di memoria che vi riportiamo comprendono quelle che noi stesse, dalle nostre madri e dalle voci nel vento, abbiamo ricevuto, in parole, canti, filosofie e saperi della vita.
LiberAzioni.it vuole essere un po' la nostra sede virtuale, autonoma ed autogestita come da tradizione, aperta a donne simili e diverse, come erano e forse in parte restano, le terre d'Italia e le culture che ci attraversano, le movenze, le pratiche e le parole condivise, ciascuna di noi custode di una verità particolare che la abita, vitale, radicale e altra, sebbene per molto tempo difficile a dirsi.
Lo spazio è aperto a chi vorrà utilizzarlo, anche solo con un saluto, un commento, singole o gruppi !!! A chi conserva del materiale o ha una storia da raccontare e in particolare alle piccole realtà come la nostra!
Troverete scorrendolo il menù volantini, foto e documenti, ve li proponiamo sapendo che non dicono tutto di un movimento reale, ma sono tracce di un percorso ''non archiviabile'' , di una marea che guarda ancora alla luna ribelle delle donne, la cui memoria prende significato nelle relazioni e nelle pratiche che in maniera diversa, oggi, costruiamo.
Lo spazio e' dedicato ad Alessandra, ad Antonella, a Caterina, a Gianna, a Patrizia, a Dolores a tutte quelle che troppo presto sono andate via e alle nostre madri, che sulla liberazione delle figlie hanno vegliato, sospirandone persino la felicità.
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Un ringraziamento specialissimo a Maurizio Guercio per l'installazione e la configurazione del web!