8 Marzo 1978 - Il filmato

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Il MAD, Movimento Autonomo Donne, è un gruppo femminista attivo a Lecce negli anni tra il 1975 e il 1978.  Successivamentenegli anni ‘80,  contribuisce assieme ad altre donne alla creazione e alla gestione della Casa delle Donne.

Ha affrontato i temi della politica delle donne di quegli anni (aborto, autodeterminazione, critica ai contenuti scolastici, ai saperi, ai ruoli e alle forme tradizionali della famiglia e della politica, sessualità, violenza sessuale, stereotipi di genere e ruolo dei media e della stampa) partecipando a momenti nazionali di riflessione e mobilitazione, convegni e manifestazioni.

In rete e contatto con altre realtà del femminismo pugliese, in particolare il Movimento Femminista Brindisino e Donne in Lotta, Bari.

Il MAD ha avuto a Lecce due sedi ‘’separate e autofinanziane’’ muovendosi nella realtà cittadina e nelle scuole, in molti casi con la costituzione di collettivi femministi di istituto.

Il sito liberAzioni.it ne ha documentato il percorso raccogliendo foto, volantini, giornali autoprodotti, rassegna stampa, documenti politici e un filmato inedito dell’8 marzo 1978. Tra i documenti in archivio anche quelli relativi alle realtà del Salento e del Coordinamento Femminista Provinciale: Trepuzzi (il CAF – Collettivo Autonomo Femminista) Alezio, Monteroni e Casarano, tra gli altri.


Memoria ''non archiviabile'' 


Nato come motherboard del MAD, il sito si presenta come interfaccia di memoria condivisa, spazio aperto alle piccole realtà poco conosciute del femminismo italiano degli anni ’70 (in anteprima la documentazione del Collettivo per la Liberazione della Donna di Frosinone) facendo riferimento alle realtà nazionali e al web delle donne, disponibile in quantità e qualità, su Internet.

In menù  tematiche e documenti, socializzati per ricostruire i contesti, con la consapevolezza che non dicono tutto di un movimento reale, ma sono tracce di un percorso ''non archiviabile'' , di una marea che guarda ancora alla luna ribelle delle donne, la cui memoria prende significato nelle relazioni e nelle pratiche che in maniera diversa, oggi, vedono le donne protagoniste.

 ‘’ Siamo qui naturalmente anche per chi non c'era’’ - si legge nel chi siamo -  perchè della nostra generazione è figlia, diversa o unita a noi dalla contemporaneità delle Azioni di donne di questa nuova epoca: facilitare e rendere significative e produttive relazioni e scambi  con voi è proprio quello che vogliamo.  Le parti di pensiero e di memoria che  riportiamo comprendono quelle che noi stesse, dalle nostre madri, dalle nostre letture e dalle voci nel vento, abbiamo ricevuto, in parole, canti, filosofie e saperi della vita. ‘’


Lo sguardo della città


Nella Rassegna Stampa online:

-          Le cronache degli 8 marzo degli anni ‘70

-          Gli articoli sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sulla Tribuna del Salento e sul Quotidiano 

-          La denuncia di una giovane 19enne di uno stupro di gruppo avvenuto nel 1980: i fatti  e le reazioni dell’opinione pubblica.

-          Lo speciale Autogestito del Quotidiano di Lecce - Brindisi - Taranto del 1980, esperienza unica in Italia di apertura redazionale e collaborazione tra donne giornaliste e del movimento.

 


ll Filmato
Un giorno di lotta rivoluzionario


Venti minuti, colore, sonoro, ottimo stato di conservazione.  E’ l’8 marzo del ‘78 e il filmato è autogestito, girato a cura del MAD. La cinepresa ferma voci, volti, emozioni, di un giorno annunciato e voluto come rivoluzionario.  Il corteo raggiunge, in un percorso non rituale,   luoghi Istituzionali come l’Ospedale Civile e l’OPIS, denunciandone gli aspetti di esclusione e gestione e chiama la città al confronto con l’imprevisto storico del femminismo, affermando un nuovo sguardo sul mondo con radicalità, serietà d’intenti e comportamenti: traccia riconoscibile di orientamento e rivoluzione nelle vite di tutte e tutti, nelle pratiche e nelle relazioni che nel ''nuovo'' secolo costruiamo.

Luogo: