Palmina Martinelli

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Palmina Martinelli

Sull'Unità, 13 ottobre 1987

Palmina, bruciata viva perché non voleva prostituirsi
Oggi a Bari il processo d'appello per l'uccisione di Palmina Martinelli, giovane quattordicenne di Fasano, in provincia di Bari, arsa viva e morta dopo 22 giorni di agonia. Fu lei stessa, dal letto d'ospedale, a fare i nomi dei due uomini che l'avevano uccisa. 
Al processo di primo grado i giudici non le credettero ed assolsero i due imputati.
Il processo di secondo grado, avviato nel marzo '86, fu nuovamente rinviato. 
 

GIULIANA DAL POZZO

Si torna a parlare oggi in un'aula di giustizia di Palmina,  la ragazza di quottordici anni che nel 1981 fu trovata dal fratello con il corpo inondato di alcool e avvolto dalle fiamme e morì dopo molti giorni di atroci sofferenze in un ospedale di Bari, infatti la Corte d'Assise e d'appelto di Bari si riunisce per esaminare tutti gli atti processuali e stabilire se la sentenza di primo grado che assolveva per insufficienza di prove due giovani indicati da Palmina come responsabili del delitto, è slata giusta o no. La stessa Corte d Appello nel 1986 aveva chiesto una perizia per rispondere al quesito se Palmina si fosse suicidata con il fuoco o fosse stata uccisa da altri ma la risposta di tale perizia non è stata univoca né risolutiva. 

Ciò che fra tante tragiche storie che vedono una donna come vittima rende la storia di Palmina cosi clamorosa è l'impegno con cui il Tribunale «8 marzo» l'ha seguita raccogliendo in questi anni fatti noti e meno noti, legandoli a testimonianze e ad analisi che danno loro un senso logico, facendo svolgere per conto proprio perizie grafiche e presentando infine oggi alla Corle una «memoria» che contiene una precisa tesi: Palmina è stata «punita» con il fuoco.

Tale tesi sarà illustrata in aula da una delle avvocatesse che compongono lo stesso Tribunaie «8 marzo» e a Nigris Siniscalchi affiancatasi al difensore di parte civile. Tanta attenzione da parte di un gruppo di donne verso il dramma di un'altra, ancora più bambina che donna, si deve all'aspetto emblematico che tale dramma presenta. Palmina vive in un ambiente di leggi, principi morali, valori umani secondo cui le donne sono una fonte di ricchezza per uomini che, con la scusa di un iniziale amore, le avviano alla prostituzione Così è successo alla soretta maggiore di Palmina cosi può succedere anche a lei, ora che si fa grande. L'operazione in questo caso è manovrata da due fratelli di padre diverso Enrico Bernardi e Giovanni Costantini (entrambi condannati per reclutamento e istigazione alla prostituzione) mentre la loro madre tiene le fila del losco traffico.  

Ma Palmina, con ì suoi pochi anni, è «diversa» infatti reagisce e dlsobbedisce alle regole del gruppo e ciò le costa la vita. In più le succede di non essere creduta proprio da chi dovrebbe fare giustizia.

Fin dal primo momento indica i responsabili del delitto a carabinieri medici e .infermieri. I familiari testimoniano che non ha mai cambiato una parola della sua denuncia, né si è contraddetta, nemmeno in punto di morte, circostanza significativa per una ragazza rellgiosa iscntta ai corsi di catechismo E tuttavia i giovani, i cui nomi sono nsuonati nell'aula della Corte d'assise per la voce della stessa Palmina registrata in ospedale, vengono rimandati liberi.

Nel corso di una conferenza stampa convocata alla vigilia del processo il Tribunale «8 marzo» ha chiesto che l'opinione pubblica venga informata e segua quanto succederà ai processo. Alcuni dei punti su cui si articolerà la difesa sono stati esposti: per esempio il crollo clamoroso dell'alibi del Costantini che sostenne di trovarsi a Mestre al momento del delitto, mentre è stato smentito da alcuni compagni di caserma.  Altri per correttezza non sono stati rivelati alla stampa prima che alla Corte e ciò ha creato quasi un fatto giornalistico nuovo oltre che un clima di suspense intorno a queste informazioni «a puntate»

È stato solo accennato che molto si giocherà su una frase del biglietto lasciato da Palmina alla madre, anzi su due parole «Per sempre» E molto si punterà sull'analisi dell'ultima mezz'ora di vita della ragazza.

È ora che Palmina sia finalmente creduta e abbia giustizia.

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