- Inizio
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XXI° secolo
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Libertà riproduttiva
- 194, il trucco per aggirarla
- Libertà in vendita. Il corpo tra scelta e mercato
- Aosta, «battito del feto» pre aborto
- Su aborto e libera scelta - Luisa Muraro
- Aborto clandestino: la prima inchiesta - 1961
- Aborto: le mani della destra sulla libertà delle donne: di Cecilia D'Elia
- Aborto: riflessione sui dati al 16 giugno 2022
- Libertà di scelta di Francesca Izzo
- Nei consultori: dalle teorie alle pratiche
- Un femminicidio è solo un femminicidio
- Lecce 8 marzo 2017
- ALBA LA PASIONARIA
- DIARIO DI GUERRA
- Il problema delle donne nel PD arriva da lontano
- Intervista a Rita Segato
- La sapienza di partire da sé - Luisa Muraro
- La scommessa del femminismo·
- Lidia Campagnano per "Le altre"
- Turchia: Appello della Mor Çatı Women’s Shelter Foundation
- Un manifesto ecofemminista per la cura della terra
- L’Europa in guerra - di Paola Rudan
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Libertà riproduttiva
- Donne in LiberaAzione
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Il MAD
- Cicl.in.prop. Lecce - Viale degli Studenti, 1
- Nasce il MAD - 1976
- Roma: manifestazione per l'aborto
- Separata ed autofinanziata: la sede
- il '77
- Le aggressioni fasciste
- ... quel 12 novembre
- Nella donna c'era un sogno
- La casa e il lavoro
- Giulietta Banzi
- 8marzo78
- Altri gruppi: il CAF
- Altri gruppi: il Collettivo Femminista
- altri Gruppi: l'Udi e l'Aied
- Anni '80 - La Casa delle Donne
- Quelle del M.A.D.
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Piccola città
- Il Fascismo: figli alla patria
- Dopoguerra: Lecce è Monarchica
- Pane e Lavoro
- '68 ... o della rivoluzione
- La rivoluzione al Liceo
- Divorzio - Lecce dice NO
- 1980 - 7 stupratori
- Violentata anche sul giornale
- 8 marzo 1980 CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE
- 1980: l'8 marzo contro la violenza sessuale
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Speciale Quotidiano 1980 - Questo 8 marzo
- Speciale Autogestito di Quotidiano - 1980
- Speciale Quotidiano - Diseguali secondo la Costituzione
- Speciale Autogestito di Quotidiano - 1980 - L'informazione
- Speciale Quotidiano 1980 - CONSULTORI
- Speciale Quotidiano 1980 - Violentate anche nei tribunali
- Speciale Quotidiano - Le studentesse
- Speciale quotidiano 1980 - La Storia
- Speciale Quotidiano 1980 - c'era una volta
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- Salotti, élites e massoni
- La casa delle donne - oggi
- Norma Swenson a Lecce il 20 agosto
- Prendere la mira giusta - di Luisa Muraro
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In Puglia
- Ragazze del sud: Bari
- Ricordatevi di noi
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- 1942 - La rivolta delle donne di Monteleone di Puglia
- Lo stato fa la guerra ai contadini - anni '50
- Cristina Conchiglia
- Bruciate vive sulla via del tabacco - 1960
- Salento: tra mito e rito
- Il '68 in Puglia
- Puglia Ribelle
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- Palmina: nomi e cognomi
- Renata Fonte
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- De mane a sira (dalla mattina alla sera)
- Puglia - i Centri Antiviolenza
- 1935 - La rivolta di Tricase
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In Italia
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Riferimenti
- Daniela Pellegrini 1964 Primo gruppo di donne a Milano
- 1975: il '68 delle donne
- Il Movimento Femminista Romano
- Annamaria Rivera
- Governo Vecchio
- effe - la rivista
- Quel compromesso sulla pelle delle donne
- L'aborto clandestino
- Giorgiana: uccisa perché donna
- Luisa Muraro - Intervista 2014
- Non c'è rivoluzione senza liberazione
- Russia: Storia di una rivoluzione nata l'8 marzo
- VISITARE LUOGHI DIFFICILI
- Scienza e modelli di sviluppo di Elisabetta Donini
- Donne, ambiente, etica delle relazioni.
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Il contesto
- Camilla Cederna, Oriana Fallaci e Adele Cambria intervista di Pier Paolo Pasolini
- Collettivo Cinema Femminista
- Comizi d'amore - Pasolini - anni '60
- L'Italia degli anni '60
- Cecilia Mangini - Essere Donne - 1964
- 1968 - Lavoratrici
- Sessualità operaia
- Quella volta che dal Nord vennero al Sud
- ARTE E FEMMINISMI
- Donne mie illudenti e illuse - Dacia Maraini - 1974
- Il femminismo di Enrico Berlinguer
- L'assalto a Radio Donna - Radio Città Futura - Roma 9 gennaio '79
- La contraddizione principale
- Le donne della mia generazione
- Lettera di alcune sorelle nere -1968
- Pinelli, una finestra sulla strage - Camilla Cederna
- Si dice donna -Quando il femminismo entrò in TV
- Sicilia
- Un giorno all'anno.
- Tina Merlin, "Quella del Vajont"
- Mia mamma Tina Merlin la cassandra del Vajont
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Documenti
- DEMAU - Autonomia come collettivizzazione dell'autocoscienza
- S.C.U.M. Valerie Solanas
- Daniela Pellegrini - 1964
- Rivolta Femminile - 1970
- Il cerchio spezzato - Trento - 1971
- Lotta Femminista - Padova - Documento 1 -1971
- Lotta di classe e femminismo per noi sono una stessa cosa . Padova 1972
- Divorzio - diario di un no
- Aborto: la posizione del collettivo di via Cherubini- Milano 1975
- SOTTOSOPRA - 1976
- 7 giugno 1977: il ''voto nero'' sull'aborto
- Avvocate
- Donna e Follia
- Documento del Collettivo Pompeo Magno
- Potere e Politica
- 1987 - La carta delle donne è tutta da giocare
- E' ACCADUTO NON PER CASO - Sottosopra 1996
- Sesso - Potere - Denaro- Roma ottobre 2009
- Approfittare della libertà femminile - Anna Maria Piussi
- Casa delle donne Milano - Lo statuto
- Casa delle donne per non subire violenza - Bologna
- Ereditare il femminismo -2000
- LA PARITÀ DEI SESSI È UNA FARSA - Luisa Muraro 2010
- La lotta non è finita: di Annabella Miscuglio
- Le genealogie femminili - di Luisa Muraro
- Pechino '95. Prime impressioni
- Pechino - 1995
- Salti di Gioia - Luisa Muraro
- Sui manifesti femministi degli anni Settanta
- 194 - cronaca di una vittoria a metà
- Storie Memorie Poesie
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Multimedia
- Canzone delle donne della Comune di Parigi
- L'hymne des femmes
- Essere Donne - 1964
- Canto per le tabacchine
- Non ci regalano niente . Documentario
- Ricamatrici: lavoro a domicilio (1959)
- Della Conoscenza
- Si dice Donna: Album Duras
- Giovanna - Un corto di Gillo Pontecorvo
- Il femminismo a Milano
- Dialoghi delle Carmelitane - Emma Dante
- Pippa Bacca: la sposa
- "Vergini Giurate" di Elvira Done
- Aje Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate
- Mediterranee
- Donne di Mardin . Kurdistan turco -
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- La politica del desiderio
- Il Corpo delle Donne
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- Annabella Miscuglio: un film
- Effetto Puglia: di Annabella Miscuglio
- Chiara Valerio - classe 1978
- Movimento Femminista Romano: i canti
- Siamo Stufe!
- Piccola ape furibonda
- Rosa Luxembourg: il film
- SCIOPERO!
- Sebben che siamo donne
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- Margherita Porete - video di Ombretta De Biase
- Quaderno Proibito - Alba de Cesperdes - sceneggiato
- Su Guglielma e Maifreda
- UFF - Francia
Processo per Strupro - 1978
«Un processo per stupro», girato nel ’78, trasmesso dalla Rai in una tarda serata dell’aprile ‘79 e accolto da un successo così impattante (tre milioni di telespettatori) da guadagnarsi a furor di popolo una nuova messa in onda in prima serata con una audience addirittura triplicata. Quanto sarebbe bastato a qualunque programma per venire riproposto chissà quante volte in tivù se non fosse stato azzoppato da una sentenza. La quale accolse la pretesa di qualche avvocato che, finalmente a disagio per i toni, le battute da bordello, le insinuazioni usate mettendo alla sbarra la ragazza anziché i suoi stupratori, condannati in primo grado (per delitto contro la moralità pubblica, non contro la persona!) a pene risibili con la condizionale e a un risarcimento miserrimo (mezzo milione di lire a testa: 1.789 euro attuali), chiese il diritto all’oblio. Niente più nomi, niente più facce, niente più indignazione...
Risultato: da quel momento quel documento adottato come una preziosa testimonianza perfino dal MoMA di New York e girato dalle registe Maria Grazia Belmonti, Anna Carini, Rony Daopulo, Paola De Martiis, Annabella Miscuglio e Loredana Rotondo , è sparito da tutti i palinsesti vita natural durante. Come fosse una versione più spinta di Ultimo tango. O uno «snuff movie» dove le vittime sono uccise davvero. Peccato. Perché quelle parole usate da quei legali, oggi visibili solo in spezzoni su YouTube, hanno ancora, nella loro strafottenza machista, molto da dire.
Esempi: «Avete cominciato a scimmiottare l’uomo. Voi portavate la veste, perché avete i pantaloni? Avete cominciato col dire “abbiamo parità di diritto, perché io alle nove di sera debbo stare a casa, mentre mio marito il mio fidanzato mio cugino mio fratello mio nonno mio bisnonno vanno in giro?” (...) Voi avete voluto uscire! Se questa ragazza si fosse stata a casa, presso il caminetto, non si sarebbe verificato niente». «La violenza c’è sempre stata (...). Non la subiamo noi uomini? Non la subiamo noi anche da parte delle nostre mogli? Oggi per andare fuori ho dovuto portare con me l’avvocato (...) e l’avvocato (...), testimoni che andavo a pranzo con loro, sennò non uscivo di casa. Non è una violenza questa?». «Le donne! Le abbiamo sempre considerate, cediamo loro il posto sul tram, non facciamo confidenze se qualcuna ci concede i suoi favori... Di più: non disprezziamo la prostituzione che in tempi lontani, o anche vicini, ci può aver visto partecipi di momenti di piacere...». «Signori miei, una violenza carnale con fellatio può esser interrotta con un morsetto. L’atto è incompatibile con l’ipotesi di violenza. Tutti e quattro avrebbero incautamente abbandonato nella bocca della loro vittima il membro... Lì il possesso è stato esercitato dalla ragazza sui maschi, dalla femmina sui maschi. È lei che prende, (...) sono loro passivi, inermi, abbandonati, nelle fauci avide di costei!». Una schifezza.
Dirà l’avvocato Tina Lagostena Bassi, formidabile nemica di quei metodi: «Le parole pronunciate dagli avvocati si commentano da sole. E spingono le vittime a non denunciare i propri carnefici per non subire esse stesse un processo e passare da accusatrici a accusate». C’è bisogno di rivederlo, quel documento storico. Non è possibile sulla tivù pubblica? Si scelga una sede di prestigio. Di cultura alta. Un museo. Una galleria. Ma va tirato fuori, per aiutare tutti a capire, dai sotterranei dov’è stato sepolto.
Gian Antonio Stella
su https://www.corriere.it/editoriali/21_aprile_23/processo-stuproche-non-h...
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